giovedì 15 luglio 2010

LE TOUR C’EST LE TOUR

Les Trois PoisAbbiamo assistito quest’anno ad un bellissimo Giro d’Italia, forse il più bello dal 1997, e quasi tutti gli addetti ai lavori sono stati concordi nel dire che è stato corso come il Tour, da qui la sua bellezza….Forse questa affermazione non renderà pieno merito alla corsa Rosa, ma è la verità. Sarà per l’organizzazione mastodontica, sarà perché si corre a luglio (mese di vacanza per i francesi ed altri europei) ma la spettacolarità e la “grandeur” è davvero unica. Fatta questa premessa non rimane che raccontare la giornata di sport vissuta da SuperMeo, Hincapie e “cassani”; trasferimento in auto sino a St.Jean de Maurienne dove lasciamo la vettura nel parcheggio poco distante dall’arrivo di tappa con stand e bancarelle già operative alle 10:30 del mattino. Rapida ricognizione dell’ultimo kilometro e poi via verso il lungo rettilineo (12 km) che conduce al bivio per il Col de la Madelaine; 20 km di salita con una pendenza media dell’otto per cento circa con un’ unica pecca: una sola fontana lungo il percorso (senza dover entrare nei paesi) posta peraltro intorno al quinto kilometro… non vi sto a raccontare l’assalto al bar-ristorante in cima al colle per accaparrarsi qualche bevanda…! Allo scollinamento i fin troppo zelanti gendarmi non ci permettono di percorrere gli ultimi 100 metri che ci avrebbero consentito una foto ricordo al cartello, obbligandoci a passare bici alla mano dal prato scosceso Evans per circumnavigare il Gran Premio della Montagna….qualcosa di simile ci era già capitato alla Bonnette, ricordate? Troviamo poi un punto favorevole di avvistamento al primo tornate del versante opposto ed a questo punto non rimane che attendere la mitica carovana pubblicitaria ed infine loro, i corridori! Occorre ammettere che tutto sommato il tempo passa tra la “bambinesca” ricerca di gadgets lanciati in gran quantità dai veicoli pubblicitari e l’osservare il colorito popolo

dei ciclisti venuti da tutta Europa e non solo, per questo primo assaggio di vera montagna. Ma eccoli finalmente! Preceduti come sempre dal gran strombazzare di clacson delle auto dell’organizzazione e delle moto della gendarmerie, arrivano i nostri eroi: i primi a transitare al GPM sono quattro corridori tra qui riconosciamo il nostro Damiano Cunego: e se fosse il suo gran giorno finalmente? Seguono a circa un minuto e mezzo i veri leaders del Tour, Andy Sleck e Contador: salgono ad una velocità incredibile, quasi senza apparente fatica, le zip delle maglie completamente aperte per far fronte al gran caldo…..ad un paio di minuti ecco apparire il nostro Ivan Basso, Van Der Broeck ed Armstrong: salgono bene anche loro ma forse con un po’ di grinta in meno ed un po’ di fatica in più….e poi via via tutti gli altri, bravissimi e grandissimi tutti, dal primo all’ultimo, ed un gran dispiacere nel vedere Cadel Evans così in crisi causa una lussazione (o presunta rottura) al braccio che gli impedisce di alzarsi sui pedali per rispondere agli attacchi o semplicemente aumentare il passo…..però che lottatore!  Un po’ di confusione tra ciclisti, camper e moto al momento di affrontare la lunga discesa che ci riporta verso la vettura, ma fortunatamente senza alcun problema.  Al termine della giornata, fra le molte considerazioni sportive fatte, una a mio parere può prevalere su tutte: ma in quale altro sport un appassionato può fare le stesse cose di un prof? Possiamo scalare le medesime vette, nello stesso giorno e con lo stesso clima…..magari a velocità un “pochino” inferiori….ma quando un tifoso di calcio potrà mai calcare l’Anfield Road, l’Old Trafford o il Bernabeu?

“cassani”

1 commento:

  1. BELLI BELLI BELLI!
    Che invidia però, bici ai box proprio in questa occasione..... sarà per la prossima!
    Per il calcio non ce nè! la correttezza e civiltà dei tifosi di ciclismo di chiama SELEZIONE NATURALE!!!!

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