sabato 29 settembre 2007

Collina Torinese ....... Astigiano ........ Il richiamo della vendemmia

Presenti Cassani, Falco, Grillo e Gutierrez .
In una giornata fredda e umida decisamente da autunno inoltrato piuttosto che da fine settembre, organizziamo un'uscita che ci porta passando da Moncalieri , Chieri e Castelnuovo Don Bosco fino a Cocconato d'Asti per poi tornare a Torino passando dalla collina.
Percorriamo circa 130 Km con buone medie e troviamo durante il percorso altri biker che si aggregano e tra cui riconosciamo gli stessi che abbiamo incrociato a Prarotto la settimana scorsa. Il mondo è proprio piccolo! Scambio di nr. telefonici per eventuali appuntamenti futuri e tutti a casa.... domani c'è il mondiale chissà se il grillo .........

sabato 22 settembre 2007

PRAROTTO ...... Sempre una bella salita .......


ALTIMETRIA
Presenti all'uscita Cassani, Grillo, Rujano e Falco (reduce da un Giovedì Prevertiano).
E' proprio così, quando la salita è famosa lunga e insidiosa l'aspettativa è tale che l'aspettarti il peggio ti aiuta a sostenere la grande fatica e sopratutto misurare gli sforzi.
Prarotto non è negli annali del ciclismo e non presenta una quota finale importante...... ma ....
le pendenze sono insidiose e prenderla sottogamba diventa devastante.
Noi oggi siamo saliti bene, compreso un Rujano in gran spolvero che denota grandi miglioramenti dall'inizio della stagione e si prenota come outsider di quella a venire!
Un saluto a Gutierrez fermo ai box per un fastidioso mal di schiena. Sabato prossimo è programmata la collina torinese, con chissà anche sforamenti nell'astigiano, mi raccomando tutti presenti per un eccezzionale finale di stagione!!!

giovedì 20 settembre 2007

Il Falco vola alto sopra le nuvole del colle delle finestre........da Meana ......

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ALTIMETRIA
Prevert parte seconda.
Oggi è
stata una salita vera, intensa, solitaria Mitica!!!!
Colle delle finestre da Meana ... guardare l'altimetria per capire è senza dubbio un bel obbiettivo stagionale, il Grillo lo aveva combattuto e vinto a inizio estate, oggi il Falco chiude l'estate proprio con questo colle. Tre aggettivi su tutti: Durissimo, Interminabile, devastante, duro per le pendenze interminabile per i quasi 19 km senza tregua, devastante per i suoi quasi 8 km di strada ormai decisamente solo per mountain bike!!!! Risultato della somma dei tre aggettivi: MITICO!!! Lascio l'auto a Borgone di Susa, soluzione quella dell'auto per evitare vista l'ora (11 del mattino) gli ingorghi vissuti in bicicletta. Mi dirigo a Susa per poi andare verso il bivio per Meana. I primi 3 km di salita (fino dopo il centro di Meana) sono di quelli che fanno cambiare sul nascere la voglia di cimentarsi in una salita!! Resisto..... I km seguenti sono altrettanto duri ma intervallati da tornanti che rendono tutto più umano....... arrivo all'inizio dello sterrato e trovo due Angeli attempati in auto che mi offrono caffè bollente da un termos...... incredibile, oggi c'è l'aura delle grandi imprese....... riparto e comincio la parte devastante (non solo per me, anche per la bici) le Mavic e le Michelin si comportano bene raggi fanno i raggi i e i pro race fanno i copertoni!! Salgo,salgo,salgo ma quanto dura questa tortura? Ed ecco gli indiani, sono a migliaia ammassati sugli ultimi tornanti che portano al colle........... azz... la fatica mi fà brutti scherzi non c'è nessuno, ma il colle quello si che c'è, è fatta, un'altra cigliegina a questa stagione fantastica...... e già si parla della prossima già si progetta nuovi obbiettivi, uno su tutti, con tutto l'iron horse presente........la Susa Susa!!!!!!!!!!

IL FALCO

venerdì 14 settembre 2007

Al colle del Nivolet con Prèvert.

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Presenti solo Gutierrez ed io (“Cassani”).
Lasciata la vettura
poco fuori Courgnè, alle 9:40 precise inizia la nostra escursione; si pedala in scioltezza scrutando il cielo in attesa di uno squarcio azzurro in direzione del colle.
Non c’è molto da raccontare sino alla galleria che precede di circa 4 km l’abitato di Ceresole Reale: un tunnel di 3,5 km in salita con pendenze fino al 15%! E-T-E-R-N-O !

Se poi aggiungiamo anche il passaggio di un paio di grossi camions, lascio immaginare con quale sollievo abbiamo rivisto la luce e con essa uno splendido sole!

Un panino veloce a Ceresole prima di affrontare gli ultimi 18 km di salita: una salita costante, che non da tregua, quasi sempre oltre il 10% e con rari passaggi tra il 7e 8% nei tornanti!

Approfittiamo di uno stop forzato di pochi minuti al lago Serrù, per le riprese di uno spot pubblicitario per la Toyota Lexus, per osservare lo splendido panorama sottostante.

Si riparte quasi subito, la fatica comincia ad affiorare ed oltretutto non vi è alcuna segnalazione kilometrica riguardante la distanza dal colle, ma il bello è che una volta in cima
manca addirittura un pannello con la scritta “Colle del Nivolet”….! D’accordo, non siamo in Francia, ma così è davvero troppo! (o forse esiste ma non l’abbiamo visto per la stanchezza???)
Foto di rito per immortalare gli eroi di giornata ed infine meritata discesa con l’immancabile vento contrario che ci accompagnerà sino alla vettura.

Perché il titolo “Al colle del Nivolet con Prèvert”?
Prèvert scrisse una poesia, Il Tempo Perso, in cui diceva che “è da pazzi regalare una giornata di sole al padrone di lavoro”……ebbene noi oggi non l’abbiamo regalata.
“Cassani”

martedì 11 settembre 2007

Un fine settimana al mare e precisamente a Nizza, mi offre la possibilità di ripetere un itinerario, quello della salita del Col de Vence, tra i più suggestivi da me affrontati anche se l’altitudine ed il dislivello complessivo non rappresentano un evento.
Partenza alle ore 8:00 di sabato 8-sett per non essere troppo coinvolto nel traffico della litoranea, in direzione Cagnes da cui proseguo verso LaGaude/St. Jannet.
La strada inizia a salire (sullo stile di una Mortera più moderata), ma le gambe non girano a dovere, fanno già un po’ male…vedremo più avanti… All’ingresso dell’abitato di Vence inizia la salita vera: 9 km circa con una pendenza media del 6% e max del 10% che conducono ai 973 m/s del colle. Ora fanno male anche le spalle, altro che andatura “en danseuse”…..mi consolo con il paesaggio: dalla collina ombreggiante di LaGaude si passa dopo pochi km fuori Vence ad uno scenario spogliato dal verde e dall’ aspetto selvaggio, non così distante come immagine dal Mont Ventoux: ecco perché i locali chiamano il Col de Vence “petit Ventoux”. Alcuni tratti della salita offono un panorama sul mare davvero notevole, il traffico è ridotto e come su tutte la salite che si rispettino in Francia, i pannelli lungo la strada indicano i km mancanti alla vetta e le percentuali medie della pendenza. Leggera discesa verso Cousegoules, e poi in picchiata verso Carros: meno male, almeno le gambe riposano…..fino all’incrocio con la dipartimentale che riconduce a St. Jannet: qui partono una decina di km in falsopiano che farebbero la felicità dei Gutierrez,Falco e Grillo….ma non di “Cassani”! Pedalo con un senso di stanchezza diffusa, ma ormai Nizza è vicina…l’ultimo tratto nel traffico e sono arrivato: guardo il computer, 95 km, credo 1100/1200 mt di dislivello 4h 10’ di pedalata…..altro che cambiare bicicletta, forse è meglio cambiare sport!
Doccia, mangio qualcosa, i dolori non se vanno, anzi….provo la febbre: quasi 38.
Azz!!! Ecco il motivo! Ora è tutto chiaro!
Mi sdraio sul divano, prendo la mia rivista preferita, rileggo per l’ennesima volta la prova e penso: però non è mica male ‘sta nuova LOOK …quasi quasi il prossimo anno cambio la bici…..

Cassani

sabato 8 settembre 2007

RUJANO ATTACCA SULL'ISOARD..........

Partiti da Grugliasco alle 7,30 dopo una rapida verifica, due cristiani, due bici, 4 ruote, due paia di scarpe, ok c'è tutto e si parte.
Siamo a Briancon verso le 9,10 in sella alle 9,30, i primi 38 km praticamente tutti in discesa con una temperatura che ci costringe a coprirci bene manicotti bandane giubbotto antivento, tutto, un freddo cane. La strada fino a Guillestre (38 km) non è ciclisticamente il massimo, larga sì, ma auto che ti sfrecciano vicino molto
veloci, un pò pericolosa. Superato l'abitato di Guillestre inizia un tratto in salita leggera più tranquillo poi falsopiano, paesaggio molto bello qualche galleria scavata nella roccia, è una giornata senza nuvole, il sole inizia a scaldare, le indicazioni stradali riportano col D'Izoard e Colle dell'Agnello, quindi proseguendo si arriva all'Agnello, noi dopo 17 km svoltiamo a sinistra e attacchiamo la salita vera all'Isoard 14 km, il Grillo zompa e salta ma Rujano non gli lascia spazio e con falcata lenta ma inesorabile affronta tutte le rampe, i cartelli riportano 6% di pendenza ma dopo i primi 4 km le indicazioni dei cartelli cambiano 8% poi 9% fino ad arrivare a 11% passato questo cartello Rujano biascica qualcosa di incomprensibile nel suo gergo italo-venezuelano probabilmente stà calcolando mentalmente il numero di calorie che gli necessitano per conquistare la vetta, i due inesorabilmente salgono, Rujano peso leggero sembra sfidare la forza di gravità il paesaggio è incredibilmente bello rocce carsiche con forme strane, guglie dolomitiche veramente bello, scolliniamo a La casse Desert un colle a 2270 metri ci fermiamo, foto di rito al paesaggio e ripartiamo si scende leggermente per poi risalire e affrontare le ultime rampe , quindi eccolo il col D'ISOARD 2360 metri.
Foto di gruppo, si mangia e poi giù, 22 km di discesa per tornare a Briancon.
...e così anche l'Izoard è fatto, un'altra giornata di sano ciclismo turistico, peccato non aver organizzato un gruppo più numeroso ma dopo varie defezioni il Falco convalescente Cassani opzionato Gutierrez con problemi, il cinghiale a scavare... e poi, il killer ormai un cuneese doc insomma c'eravamo solo noi.