martedì 28 luglio 2009

Happy birthday mickyfor

Oggi vorrei rubare un po’ del vostro tempo per raccontarvi non un’impresa eroica ma raccontarvi di una piacevole giornata trascorsa con alcuni membri della “carovana della bicchierata dell’amicizia”…
Sveglia all'alba, vivo un flashback di quando ero piccola che non dormivo tutta la notte per l'agitazione di svegliarmi presto l'indomani per andare a camminare, appuntamento alle 7:30 puntuale con i "baracchini"…
Una giornata tersa ci accompagna, il cielo è nel pieno del suo splendore non si intravede nemmeno una nuvoletta.
Giornata speciale, oggi la carovana si riunisce per festeggiare con un “giretto “ classico l’ottantesimo compleanno di Michele.
Mi sembra di essere in famiglia: Micky, Guty il figlio, Mecu il suo migliore amico e io la “figlia adottiva”.
Un piccolo trasferimento in auto per avvicinarci alla meta, togliendo km di pianura devastante sotto il sole e il caldo di stagione.
Finalmente partiamo con le nostre specialissime da Bibiana dopo aver assaporato un discreto caffè obbligati per svegliare la sottoscritta dal suo coma profondo.
Da notare come sempre lo splendore delle specialissime, tranne ovviamente la mia, con la sospensione forzata del greg la mia bicicletta piange!!!
Destinazione Crissolo, subito dopo Barge incominciamo a salire per Paesana, la strada è piacevole, la salita non troppo impegnativa e soprattutto all’ombra.
Proseguiamo allegri parlando del più e del meno ogni tanto incontriamo qualche gruppo di ciclisti che diversamente da noi affrontano la salita spingendo il più possibile per poter registrare il miglior tempo della stagione.
Arrivati a Crissolo, una piccola sosta alla fontana, improvvisamente dal mio zainetto viene estratta una confezione di ananas caramellato gentilmente offerto dal Guty, viene suddiviso tra di noi e poi di nuovo in sella per giungere il pian della regina.
Sulle strade del pian del rè, Mecu sfoggia la sua bellissima Pinarello FP6, la notano proprio tutti!
Micky sempre in perfetta forma, ogni tanto sbuffando sostiene di non avere più la gamba si demoralizza dicendo che lo scorso anno era salito con due rapporti più duri e intanto va su, sì piano come dice lui, ma va su, ma vi rendete conto: per il suo ottantesimo compleanno ha deciso di salire sin fino in cima al pian del re? Altro che Colletta o Braida!
Il paesaggio è pazzesco, spettacolare, il Monviso mi sembra così vicino io che sono abituata a vederlo lontano dalla finestra di casa mia, e ora è li a due passi da me li che ci guarda che veglia la nostra pedalata…
Una breve sosta al pian della regina e qui incontriamo due solitari della ciclistica del Rivalta, qualche “gavettone” alla sottoscritta e poi di nuovo in bici per giungere dopo circa quattro km alla cima.
Ragazzi che spettacolo, il Monviso è lì, sembra quasi che ci sorrida soddisfatto della nostra impresa o meglio dell’impresa di Michele, perché oggi è la sua giornata!
Ci gustiamo il panorama sedendoci al rifugio, mangiamo un gustoso panino di prosciutto e formaggio e poi attenzione il Guty dal suo zainetto estrae una torta di mandorle e pesche, d'altronde per festeggiare un compleanno non poteva mancare la torta.
La consueta foto del taglio della torta, una passeggiata alle sorgenti per battezzare la sottoscritta e poi ripartiamo per il rientro a Bibiana.
ANCORA AUGURI MICHELE, 100000 di questi giorni in bicicletta!!!!
un bacio,
dany









domenica 19 luglio 2009

Susa Susa: una giornata da incorniciare

Dopo tante pedalate sulle strade nostrane è arrivato il gran giorno per realizzare un Giro di tutto rilievo: la MITICA Susa-Susa.
Del gruppo Torinoinbici sono l’unico partecipante poiché molti di noi sono sulle Dolomiti (beati loro) e i superstiti non hanno intenzione di fare una faticaccia del genere (vero Cassani??).
Appuntamento sotto casa e il mio amico nonché collega EL DIABLO alias Domenico è in puntuale ritardo, inizio seriamente a preoccuparmi quando eccolo arrivare tutto trafelato : non mi è suonata la sveglia (scusa banale ma sempre valida!!!) carichiamo di corsa la mia specialissima sul tetto della sua Panda Ecologica (la mia bici su un tetto di un auto??? Sinceramente la prima e spero ultima volta!!!) e partiamo alla volta di Susa.
Sul piazzale della stazione incontriamo tutti i partecipanti di questo giro organizzato dalla Coop Druento alla quale mi sono aggregato insieme ad altri quattro infiltrati.
Mentre ci prepariamo alcuni iniziano a partire, e depositato il mio zaino con vestiario e cibarie varie nell’auto di Oreste, che ci seguirà per tutto il giro facendoci sentire un po’ professionisti, ( e cosa non da poco, nessun peso aggiuntivo sulla schiena)
poco dopo anch’io mi accordo e inizio il giro, la prima salita è il Moncenisio.Durante l’ascesa parlo con Riccardo il quale mi racconta le sue ultime vicissitudini e aver iniziato tardi la preparazione per via di una operazione subita quest’ anno ( per chi non lo conosce, lui è uno stakanovista della bicicletta, ha partecipato e terminato tutte le Fausto Coppi in notturna 8000 e 12000m e inoltre anche all’ ultima mitica Paris-Brest-Paris 1200km fatti in condizioni da tregenda e in solo 87 ore no stop!!)
L’arrivo è di poco oltre quota 2000 , la temperatura è frizzantina il termometro segna 9 °C e fin quando si sale và ancora abbastanza bene (perlomeno non si suda) ma per scendere bisogna coprirsi molto bene, stile inverno inoltrato. Sosta prolungata per consentire al gruppo di ricompattarsi e rifocillarsi con una deliziosa crostata gentilmente offerta dalla signora MARIA che con il marito segue noi partecipanti con un altra auto al seguito. Discesa veloce (il nostro Falco si sarebbe sicuramente divertito) con arrivo a Lanslebourg, abbiamo da percorrere una trentina di km in falsopiano in discesa prima di incominciare a scalare il mitico GALIBIER; Siamo quasi giunti a Saint Jean de Mourienne, quando un piccolo inconveniente (foratura) fa arrestare tutto il gruppo. Riparato il danno si riparte, arrivati ai piedi della salita si incontrano ciclisti da tutta Europa soprattutto tedeschi e inglesi alcuni con la bici carica di tenda e bagagli. L’ inizio dell’ ascesa che porterà ad una tappa intermedia (TELEGRAPHE) è regolare con una pendenza discreta ma non estrema con arrivo in quota di 1566. La temperatura inizia ad essere piacevole e una leggera brezza fa sì che non ci sia un caldo opprimente. Ancora una sosta con relativo ristoro, e poi leggera discesa fino a VALLOIRE, stupenda cittadina montana con dei panorami da favola unici nel suo genere.
VALLOIRE
Da Valloire inizia la seconda parte dell’ ascesa al Galibier, e a parte l’ ultimo km che ha pendenze decise e impegnative (intorno al 10% di media) e l’ altitudine può provocare cali di prestazioni, la salita non presenta grandi difficoltà a parte la lunghezza. La grande fatica dell’ ultimo km , è ripagata da un panorama mozzafiato che dà la sensazione di essere sul tetto del mondo.
COL DU GALIBIER 2642M
Il cartello è stracolmo di adesivi di tutte le specie arrivati da tutto il mondo è non dà modo di leggere alcunché, ma vi posso assicurare che essere arrivati in cima con le proprie forze è una sensazione impagabile; foto di rito e vestizione veloce per la discesa fino al Lautaret dove ci attendono gli altri amici che hanno optato per un giro relativamente più corto, ma non per questo non impegnativo. Finalmente si inizia a respirare aria di casa, rimane solo la discesa verso Briancon e l’ ultima ascesa, che non è il classico giro dal Monginevro, ma una variante più impegnativa: il col de l’ Échelle (per noi italiani Colle della Scala) che a differenza del Monginevro è più lungo, leggermente più duro e molto più palloso, ma ha il merito di farci togliere dalle insidie della statale decisamente più trafficata.
Ormai arrivati in cima penso che è ormai fatta basta solo scendere fino a Bardonecchia e lasciarsi trasportare dal gruppo fino a Susa .
Dopo circa 13 ore di bici 220 km e 4500 metri di dislivello e stato sicuramente un gran bel giro e indubbiamente abbastanza faticoso.
Il protagonista assoluto della giornata che ha affrontato il giro con un allenamento precario e con pochi km sulle gambe ha deciso di sfidare la sorte e tentare di fare tutto il giro senza salire sull’ auto a seguito; ma di chi sto parlando??
Ma di lui naturalmente:Mario
Il nostro eroe temerario che, aiutato moralmente in tutto il giro (a parte gli ultimi km ) da EL DIABLO è riuscito nella granda Impresa!!!!!
Domenico
In conclusione i miei ringraziamenti sono a tutti i partecipanti di questo meraviglioso gruppo che mi hanno divertito ed aiutato a realizzare questa grande impresa, e soprattutto un grazie a chi non ha pedalato ma si è reso disponibile a fare il giro con noi in auto soffrendo in silenzio, un grazie di cuore da tutti noi a Oreste
“Coccodrille”







venerdì 17 luglio 2009

S.pellegrino Valles Rolle...... altri 3 passi dolomitici

UN PO DI FOTO DELLA GIORNATA

Orfani del Grillo rientrato come previsto con qualche giorno di anticipo a Torino oggi affrontiamo tre passi dolomitici, Passo S. Pellegrino, salendo da Moena, quindi dalla parte meno dura, Passo Valles, e Passo Rolle. Il più duro della giornata si rileva il Valles proponendo per lunghi tratti pendenze vicino all'11%. Dopo le lunghe salite ci concediamo una discesa infinita che ci porta ai poco più di 1000 mt di Predazzo. Da qui, grazie alle indicazioni ricevute da biker sul passo Valles, imbocchiamo una bellissima e lunga ciclabile che ci porterà passando da Moena fino a Vigo di Fassa dove abbiamo l'hotel. Come dopo tutti i raid precedenti poi un salto in piscina con annesso idromassagio, sauna e tisana. Peccato questo paradiso stà per giungere al termine ma posso sostenere che ne è veramente valsa la pena e che ogni attimo è stato vissuto intensamente! DA RIPETERE!!
Ciao Falco

mercoledì 15 luglio 2009

Pordoi e Fedaia ..... oltre il limite per dire io l'ho fatto!

UN PO DI FOTO DELLA GIORNATA
Oggi il Guty disegna un percorso che tocca prima il passo Pordoi, ma con l'ascesa che due giorni fà abbiamo affrontato in discesa, e poi la salita del Fedaia lato Malga Ciapela un vero calvario!! Saliamo in una giornata calda e la salita del Fedaia si rileva dopo Malga Ciapela in tutta la sua durezza con 3km micidiali in cui il mio polar segna inclinazioni costantemente sopra il 13% con punte al 16%. il tutto in un rettilineo che non lascia possibilità di interperetazione. Vedo lontano sopra di me il Grillo procedere a zig zag, Guty a 10 mt da me sembra fermo ma le mie pedalate non permettono l'avvicinamento, Dany zitta zitta sale e nel finale si fà sotto, Simone risulta il più in forma anche grazie alla carta di indentità. Sulla cima sembriamo ectoplasmi di noi stessi e il tavolo del rifugio si riempie di lattine di coca cola in un lampo, non smettiamo più di bere per far si che si ritorni entità umane dopo lo sforzo. Quando ci riprendiamo siamo comunque felici per aver sugellato con successo una salita che sarà nel tempo uno dei fiori all'occhiello di tutti noi. Bravi tutti ma soprattutto brava Daniela che per temperamento e grinta non è seconda a nessuno.

domenica 12 luglio 2009

Sellaronda bike day le Dolomiti in simbiosi con la natura

UN PO DI FOTO DELLA GIORNATA
Una giornata speciale battezza la nostra settimana dolomitica, il sellaronda bike day che ci permette di gustare la magnificenze del fresco (in tutti i sensi) patrimonio dell'umanità. Partiamo dalla base di Vigo di Fassa e raggiunta Canazei affrontiamo il Sella per poi salire al Gardena quindi il Campolongo e per finire il Pordoi. Non mi dilungherò a cercare di spiegare a chi non ha visto almeno una volta le Dolomiti tanto spettacolo ma posso testimoniare che in alcuni frangenti i miei occhi si sono inumiditi davanti a tanta spettacolare magnificenza! Presenti Simone Dany Grillo Guty e io in una giornata fredda ma parzialmente soleggiata. Abbiamo anche avuto il piacere di fare una foto e una chiacchierata con Miky il mitico organizzatore della maratona delle Dolomiti! Chissà che in futuro non ci valga un invito! Dimenticavo, Gregg non è con noi, all'ultimo la sua scelta di non partire per problemi di studio. Rispettiamo la sua scelta anche se ci manca con e senza bicicletta. Ciao a tutti Falco.

lunedì 6 luglio 2009

MONTCE’NIS? BIEN SURE…

Il Moncenisio è da sempre una meta classica del ciclismo Torinese, e noi anche quest’anno non abbiamo voluto mancare di rispetto ad una salita ed a una montagna che evoca il Tour de France, la corsa per eccellenza.
Lo start è da Borgone; Daniela, Gutierrez, Falco, MeoGiai (che è partito da Pianezza!), il nuovo entrato Valerio ed il sottoscritto “cassani” sono i presenti per una giornata che si preannuncia piuttosto calda. Si affronta subito la strada cosiddetta “delle vigne” per scaldare i motori e siamo già a Susa per l’inizio dalla salita; breve sosta per togliere gli elmetti, e subito Dany parte a razzo, stile Cancellara, per riprendere Valerio e Falco che avevano approfittato del nostro stop: che grinta!
Il fondo stradale è più che buono, le pendenze “ragionevoli” ed ognuno sale bene con il proprio ritmo, peccato solo per l’inconveniente subito da Valerio: foratura e rottura della valvola! I primi km della scalata sono forse i più ardui, almeno sino a Giaglione, per poi lasciare un po’ di tregua e riprendere una buona pendenza in prossimità della dogana italiana; la successiva vista delle “scale”, i famosi tornanti della diga, fanno pensare ad un arrivo ormai prossimo, ma è solo un miraggio: il tratto finale di circa 5-6 km sino al valico risulta sempre duro, anche perché la fatica ormai si accumula…
In cima al colle ci ricompattiamo per le foto, uno spuntino, qualche nuvola di troppo, e pronti per affrontare una bella discesa con qualche brivido di troppo causa alcuni motociclisti un po’ troppo “gasati” in previsione Laguna Seca. Un ritorno a Borgone, con l’ormai consueto vento ascensionale che tanto ci vuole bene e non ci lascia mai, dove “abbandoniamo” l’extraterrestre che proseguirà in solitaria il ritorno verso casa.
A questo punto non rimane che augurare a Dany, Andrea, Guty, Falco e Grillo buone vacanze e favolose pedalate sulle Dolomiti, da poco entrate a far parte del Patrimonio Universale dell’Unesco.
Vi seguiremo sul blog, e a presto!
“cassani”