lunedì 28 luglio 2008

Colle Doggia "mare e monti" con una coppia che non ti aspetti....

L'e-mail che avevo inviato a fine settimana dichiarava la mia assenza dal gruppo causa week end al mare. Avevo però anche dichiarato che avrei pedalato in solitaria sull'appennino ligure. Ed ecco la buona notizia che arriva per cellulare, il killer è anche lui al mare, quindi detto fatto si esce in compagnia. E che compagnia... il Killer è in grande spolvero e mentre io arranco per tenergli il passo lui parla, come sempre, sembra un'autoradio! è mitico, impareggiabile! Mi propone un percorso a dir poco fantastico infatti dopo un pò d'Aureglia e un pò di statale del colle di Nava ci infiliamo in una strada con salita dolce e lineare e sopprattutto assolutamente senza traffico al punto da fare paura, aiutata da una nebbiolina che ci salva però dalla calura estiva. Arriviamo ai circa 1150mt. del colle Doggia e dopo le foto di rito ci caliamo in una discesa infinita che ci riporta al mare. Qui il killer per poco non si autosopprime facendo una sbandata pari solo al controllo fatto per evitare la caduta!! Gli anni di mountain bike si evidenziano alla grande..... è andata bene!
Al ritorno passiamo dalla ciclabile ottenuta dal percorso della vecchia ferrovia infilandoci anche in una galleria lunga ma perfettamente illluminata, hanno fatto un gran lavoro speriamo che un giorno tutta la Liguria sia transitabile così. Ci lasciamo a s.bartolomeo e io proseguo sino a Andora..... anche oggi siamo a casa.

venerdì 25 luglio 2008

COL DE LA BONETTE

La strada asfaltata più alta di Francia (forse d’Europa), 2802 mt sul livello del mare, 24 km di ascesa, pendenza media del 7% circa, max 9%, questi sono i numeri che offre la salita al Col de la Bonette. Martedì mattina 22-luglio ore 7:00 casello di Carmagnola: Guty, Mauricio, Grillo, Tony Cocodrile e “Cassani” sono pronti per l’assalto al gigante delle Alpi. Il trasferimento sino al Colle della Maddalena (valle Stura) è estenuante, circa tre ore, ma l’aria piuttosto fredda ci rinvigorisce subito. Neanche un km di salita e subito in picchiata verso Jausiers, oggi sede di arrivo del Tour de France; appena entrati in paese si svolta a sinistra ed inizia la salita. Primi due km facili già transennati per l’arrivo e con musica a tutto volume! Poi, piano piano la strada si erge tra alberi e prati sino al 12 km circa: da qui in poi il paesaggio cambia gradualmente, il verde lascia il posto a rude pietraie ed è finalmente montagna vera! La strada è chiusa al traffico, solo tante biciclette e centinaia di appassionati pronti ad applaudire i Corridori, un vero meltin pot di lingue, colori e bandiere! Saliamo bene, ottima la cadenza di pedalata ed un bravo a Tony che fotografa praticamente ogni cosa! La parte finale dell’ascesa offre un panorama impareggiabile, quasi lunare e l’anello terminale di strada per raggiungere i 2802 mt è un vero regalo per gli amanti dei paesaggi alpini…..senonchè un gendarme un po’ troppo zelante ci blocca agli 800 mt finali costringendoci a proseguire a piedi! NOOOO!!! A piedi! Grillo si toglie prontamente gli scarpini per non rovinare le tacchette, Tony continua a fotografare, Guty e Mauricio si incamminano tranquillamente o quasi ed io tra un moccolo e l’altro mi mangio un panino…camminando naturalmente! Tutto ciò per favorire il passaggio della carovana del Tour. Ma il traguardo riusciamo comunque a tagliarlo pedalando, grazie alla pietà di un poliziotto, forse ciclista anche lui! Qualche foto ricordo e via in discesa alla ricerca di un posto al riparo dal vento per mangiare qualcosa: ed ora a stomaco pieno e borracce vuote ripartiamo verso Jausiers. Ma le sorprese non finiscono qui: ai 5 km dal paese un altro ometto in divisa ci intima l’alt: si prosegue solo a piedi! Ancora! Riusciamo con una strada alternativa ad eludere la sorveglianza e via felici come bambini…l’abbiamo fregato! Almeno crediamo. Ed infatti un km dopo, altro stop. E mò basta! Solo a piedi oppure per una c…o di strada sterrata, brutta ed in discesa! La mia “bianca canadienne” sulle pietre! Accompagnati dai sobbalzi, dalla polvere e dai moccoli giungiamo finalmente a Jausiers! Il paese è popolato all’inverosimile per l’arrivo di tappa e noi decidiamo subito di proseguire alla volta del Col de Larche (mt.2000). Una salita dolce, regolare, una Mortera lunga 15 km per intenderci, che ci permette di rimanere uniti e chiacchierare amabilmente del più e del meno; ancora qualche foto di Tony e Guty alla linea Maginot delle Alpi, poi finalmente alle vetture e seduti al bar davanti ad una fresca birra! E sarà la fresca birra, sarà l’entusiasmo della giornata che Grillo ed io puntiamo l’obiettivo 2009: brevetto dello scalatore!Di cosa si tratta? Eh, eh, vi piacerebbe saperlo, eh?

domenica 13 luglio 2008

GF Prealpi bilellesi con arrivo ad Oropa

Certo, che nel giorno della splendida performance di Riccardo Riccò sui Pirenei raccontare l'immensa fatica senza peraltro risultato fatta da chi scrive sulle strade biellesi viene difficile, ma tantè, anche questo è ciclismo! Solita levataccia, in auto fino a Biella, nella notte falcidiata da nubifragi che impediscono (che sfiga.....) causa smottamenti la percorrenza sul percorso lungo, "obbligandoci" a pedalare per solo più o meno 85km e più di 2000 mt di dislivello. Presenti Coccodrille Falco e Grillo si parte sotto un timido sole che visto il meteo è manna dal cielo! Durerà poco ma se non altro la pioggia non disturberà fino all'arrivo, anche se nuvoloni neri e nebbie in quota nasconderanno sempre il sole. Dicevo fino all'arrivo perchè dopo con le macchine a Biella (15km più sotto) mentre siamo in coda per il pasta party, sudati e stanchi, si scatena l'inferno, e lo prendiamo tutto. Era destino! Pioggia quest'anno nella coppa piemonte ne abbiamo presa veramente tanta!! Ora la coppa è finita lasciamo spazio al ciclismo che più ci piace quello avventuroso e delle grandi imprese!! Domenica però è d'obbligo salire a Pratonevoso, il tour ci fà onore passando in piemonte e noi lo onoreremo!! Ciao a tutti a alla prossima salita.
PS Sarà perche stanco dai km precedenti...... ma quanto è dura la salita ad Oropa!!

giovedì 10 luglio 2008

da GRUGLIASCO al NIVOLET

Mercoledì 9 luglio 2008
Sono tre anni che rinvio la salita al NIVOLET, ieri finalmente è scattata l'incursione.
La prolungata assenza forzata dal lavoro mi ha dato lo stimolo e la giornata si prevedeva buona.
Ho scelto di non usare l'auto quindi partenza da casa in bici, tutto calcolato anzi provato, la settimana scorsa avevo provato la strada da Grugliasco a Cuorgnè 46 Km in circa 2 ore da tranquillo e con l'aiuto di Google Earth conoscendo la mia VAM ho calcolato i tempi, la previsione era che partendo alle 6 il Nivolet si raggiungeva circa alle 12 di fatto ho scollinato 26 minuti dopo le 12 e il ritorno era previsto verso le 17, sono arrivato alle 17,30 quindi direi i calcoli erano buoni.
Riepilogo i dati totali della giornata: distanza totale 209 Km - tempo pedalato 9 ore 57 min. - dislivello superato 2780 metri - velocità media 21 Km/h - Kilocalorie spese 5050.



A chi può interessare per curiosità o per fare questa salita riporto i dati delle varie tappe:
Sono partito alle 6,06 ho raggiunto Cuorgnè in 1 ora e 45 min alla media dei 26,2 qui la strada inizia a salire molto dolcemente si tiene sempre il 50 fin dopo Locana che viene raggiunta dopo 17,8 km in 46 min. la salita vera inizia in prossimità di Noasca con pendenze pedalabili e soprattutto e questa è una caratteristica di tutto il percorso ci sono sempre spazi per riprendere fiato perchè la starda spesso "spiana".
Si arriva così al famigerato tunnel di 3,4 Km ho deciso di percorrerlo attrezzato con due luci una sulla bici e una sullo zainetto, non è stato poi così difficile e pericoloso come avevo sentito da varie fonti la strada non è larghissima ma c'è spazio a sufficenza e la galleria è ben illuminata l'ho percorso circa agli 8 Km/h.
Ceresole Reale è raggiunta dopo 23 km (da Locana) media 13,4 a questo punto superato il lago inizia la scalata al colle del Nivolet che sarà raggiunto dopo 17,6 Km alle ore 12,26 quì il contakilometri segna 104,9 km da Grugliasco la salita non è eccessivamente impegnativa solo i tornati prima del lago Serrù sono duri e non lasciano respiro per il resto come dicevo spesso le pendenze si fanno lievi. Breve pausa pranzo e discesa con foto, dopo 58 Km ritorno a Cuorgnè in 2 ore e da quì in 1 ora e 48 min sono a casa 17,30.
La giornata è stata spettacolare non una nuvola, una montagna stupenda, ma aria gelida veniva voglia di coprirsi anche in salita.
Salute a tutti e buone pedalate. "il Grillo"

domenica 6 luglio 2008

Gran S.Bernardo si và al fresco.....

Spostamento in auto fino ad Aosta, parcheggiamo a 200mt dalla partenza della salita, alla faccia del riscaldamento, sono circa le 9,00 e la temperatura in città supera di poco i 20 gradi (nella giornata salità di almeno 10 anche se con umidità decisamente diversa da Torino). La salita è lunga ma i primi 20km sono decisamente pedalabili, Meogiai fà l'andatura, il Grillo tiene ruota (almeno finchè è alla mia vista) Falco e Cocodrille chiudono con l'ultimo che nonostante dia segni di averne di più resta a fare compagnia al "bagnino". Gli ultimi km sono i più duri e spettacolari anche se il fondo stradale è molto rovinato causa piogge del mese scorso. Arriviamo in vetta e lo spettacolo ripaga subito della fatica. Ci troviamo in un catino naturale con annesso lago e ai bordi della stada ancora cumuli di neve...!! La temperatura al sole e di circa 24 gradi chissà sotto ..... Mangiamo, foto, relax e poi la discesa guastata solo dal fondo stradale che per i primi km impedisce a chi scrive di dare il meglio di sè (forse è meglio così) poi la seconda parte con il calore che nonostante la velocità si percepisce sempre di più. Arriviamo a Aosta, il kmetraggio è bassino, decidiamo di percorrere un pò di fondo valle per superare l'ormai minimo sindacale dei 80km. Andiamo fino a Pollein e torniamo, quindi tost e birra in piazza.