martedì 11 settembre 2007

Un fine settimana al mare e precisamente a Nizza, mi offre la possibilità di ripetere un itinerario, quello della salita del Col de Vence, tra i più suggestivi da me affrontati anche se l’altitudine ed il dislivello complessivo non rappresentano un evento.
Partenza alle ore 8:00 di sabato 8-sett per non essere troppo coinvolto nel traffico della litoranea, in direzione Cagnes da cui proseguo verso LaGaude/St. Jannet.
La strada inizia a salire (sullo stile di una Mortera più moderata), ma le gambe non girano a dovere, fanno già un po’ male…vedremo più avanti… All’ingresso dell’abitato di Vence inizia la salita vera: 9 km circa con una pendenza media del 6% e max del 10% che conducono ai 973 m/s del colle. Ora fanno male anche le spalle, altro che andatura “en danseuse”…..mi consolo con il paesaggio: dalla collina ombreggiante di LaGaude si passa dopo pochi km fuori Vence ad uno scenario spogliato dal verde e dall’ aspetto selvaggio, non così distante come immagine dal Mont Ventoux: ecco perché i locali chiamano il Col de Vence “petit Ventoux”. Alcuni tratti della salita offono un panorama sul mare davvero notevole, il traffico è ridotto e come su tutte la salite che si rispettino in Francia, i pannelli lungo la strada indicano i km mancanti alla vetta e le percentuali medie della pendenza. Leggera discesa verso Cousegoules, e poi in picchiata verso Carros: meno male, almeno le gambe riposano…..fino all’incrocio con la dipartimentale che riconduce a St. Jannet: qui partono una decina di km in falsopiano che farebbero la felicità dei Gutierrez,Falco e Grillo….ma non di “Cassani”! Pedalo con un senso di stanchezza diffusa, ma ormai Nizza è vicina…l’ultimo tratto nel traffico e sono arrivato: guardo il computer, 95 km, credo 1100/1200 mt di dislivello 4h 10’ di pedalata…..altro che cambiare bicicletta, forse è meglio cambiare sport!
Doccia, mangio qualcosa, i dolori non se vanno, anzi….provo la febbre: quasi 38.
Azz!!! Ecco il motivo! Ora è tutto chiaro!
Mi sdraio sul divano, prendo la mia rivista preferita, rileggo per l’ennesima volta la prova e penso: però non è mica male ‘sta nuova LOOK …quasi quasi il prossimo anno cambio la bici…..

Cassani

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