venerdì 14 settembre 2007

Al colle del Nivolet con Prèvert.

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Presenti solo Gutierrez ed io (“Cassani”).
Lasciata la vettura
poco fuori Courgnè, alle 9:40 precise inizia la nostra escursione; si pedala in scioltezza scrutando il cielo in attesa di uno squarcio azzurro in direzione del colle.
Non c’è molto da raccontare sino alla galleria che precede di circa 4 km l’abitato di Ceresole Reale: un tunnel di 3,5 km in salita con pendenze fino al 15%! E-T-E-R-N-O !

Se poi aggiungiamo anche il passaggio di un paio di grossi camions, lascio immaginare con quale sollievo abbiamo rivisto la luce e con essa uno splendido sole!

Un panino veloce a Ceresole prima di affrontare gli ultimi 18 km di salita: una salita costante, che non da tregua, quasi sempre oltre il 10% e con rari passaggi tra il 7e 8% nei tornanti!

Approfittiamo di uno stop forzato di pochi minuti al lago Serrù, per le riprese di uno spot pubblicitario per la Toyota Lexus, per osservare lo splendido panorama sottostante.

Si riparte quasi subito, la fatica comincia ad affiorare ed oltretutto non vi è alcuna segnalazione kilometrica riguardante la distanza dal colle, ma il bello è che una volta in cima
manca addirittura un pannello con la scritta “Colle del Nivolet”….! D’accordo, non siamo in Francia, ma così è davvero troppo! (o forse esiste ma non l’abbiamo visto per la stanchezza???)
Foto di rito per immortalare gli eroi di giornata ed infine meritata discesa con l’immancabile vento contrario che ci accompagnerà sino alla vettura.

Perché il titolo “Al colle del Nivolet con Prèvert”?
Prèvert scrisse una poesia, Il Tempo Perso, in cui diceva che “è da pazzi regalare una giornata di sole al padrone di lavoro”……ebbene noi oggi non l’abbiamo regalata.
“Cassani”

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