Dopo una settimana di indecisione e perplessità sul fatto di andare o non andare a vedere passare i prof sull'Izoard, venerdì mattina Gutierrez si presenta all'appuntamento in auto e con il suo classico plomb propone, vista la magnifica giornata di salire in alta montagna per affrontare qualche colle "nobile". Detto fatto si parte e in auto raggiungiamo Oulx torinese, 1100mt slm. Qui lasciamo il mezzo a motore e zaino muniti partiamo per l'ascesa dolce che ci porta prima Cesana per poi affrontare la rampa che sale a Montgenevre. Qui chi scrive gioca la carta a sorpresa e propone la discesa a Briancon per poi salire a mitico Izoard e aspettare il tour del delfinato. Detto fatto si và. Scendiamo a Briancon dove già si stà approntando l'arrivo. Affrontiamo quindi la lunga e dura salita che ci porterà ai 2361mt dell'izoard. Salita bella, larga e con ottimo fondo stradale. La bicicleta qui la fa da padrona con segnaletica personalizzata e pista ciclabile segnalata a terra per tutto il tragitto. In vetta abbiamo occasione di conoscere un gruppo di bikers, dei due sessi, provenienti niente di meno che dalla California che stanno facendo un tour delle salite europee che "contano" (beati loro). Poi la parte che Guty apprezza di meno, attendiamo circa un paio d'ore il passaggio dei prof, con la sorpresa per noi poco informati nel non vedere Basso, che poi sapremo ritirato. Appena la strada viene resa agibile dai Gendarmi affrontiamo la discesa insieme a decine di altri ciclisti, va da sè che la splendida discesa farcita dalla totale assenza di traffico in salita dovuta al passaggio della corsa, è per chi scrive la classica cigliegina sulla torta! Arriviamo a Briancon e dopo un giretto negli stand dell'arrivo e al pulman liquigas a chiedere infornazioni sull'assenza di Ivan affrontiamo l'ascesa al Montgenevre versante francese. Non fosse altro che perchè è fine giornata la fatica si fà sentire. In cima abbiamo ancora occasione di fare conoscenza con un ciclista tedesco 65quenne che con la sua KTM piena di borsoni ha lasciato il treno che dalla Germania l'ha portato a Bellinzona per poi con la sola forza delle gambe arrivare in successive tappe fino a qui. Ciclismo d'avventura che prima o poi prenderò in considerazione, magari con la giusta compagnia. Infine volatona fino a Oulx dove ci attende l'auto. Oggi (sabato) per la cronaca abbiamo replicato, ma questa è un'altra storia..... la racconterà se ne ha piacere il nostro "cassani", per ora saluti dal Falco!
UN PO DI FOTO DELLA GIORNATA
è vero la scelta del percorso è stata fatta sul "campo" a monginevro eravamo propensi ad andare al col de l'autaret e ritornare a briancon per l'arrivo... è stata la scelta migliore. ricordavamo il rigore dei gendarmi allo scorso tour.. non abbiamo potuto fare la canonica foto al col de la bonnette... complice un poliziotto "normale" abbiamo visto ciclisti scendere 30 minuti prima del passaggio dei corridori
RispondiEliminail col de l'izoard è anche ricordato per il famoso scambio di borraccia tra bartali e coppi.. probabilmente il luogo concilia la fratellanza tra le persone: il falco mi ha sfamato " ha smezzato i suoi succolenti panoni ( salumi farciti con fette di pane ) con il sottoscritto " io ho potuto offrirgli solo un sorso d'acqua... ricambierò in un'altrama uscita
RispondiEliminaCHE INVIDIA RAGAZZI!!!
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